
Si tratta di un coleottero originario del Giappone, ma presente anche in altri Paesi, tra cui gli Stati Uniti. Era presente solo nelle Isole Azzorre (Portogallo), ma non nel resto dell’Europa Continentale, almeno prima del suo ritrovamento, nell'estate del 2014, in alcuni comuni della zona settentrionale della Valle del Ticino.
Per gli ingenti danni economici che può provocare la Popilia Japonica è considerata a livello fitosanitario un organismo nocivo da quarantena.
La larva infesta i prati nutrendosi delle radici. Gli adulti sono polifagi e attaccano piante spontanee, di pieno campo, ornamentali e forestali determinando defogliazioni e distruzione della pianta e dei fiori. Gli adulti possono alimentarsi su quasi 300 specie, ma i danni più gravi interessano un numero limitato di piante.
Tra le più colpite si ricordano: acero, glicine, rosa, rovo, tiglio, olmo, mais, melo, pesco, soia e vite.
Come riconoscerla:
Gli adulti hanno una lunghezza media di circa 10 mm e sono di colore verde metallico con riflessi bronzei sul dorso. Si contraddistinguono per 12 ciuffi di peli bianchi (5 ai lati dell'addome e 2 più ampi sulla parte terminale).
La presenza di questi ciuffi bianchi permette di distinguere inconfondibilmente la Popillia Japonica dalla specie italiana Maggiolino degli orti (Phyllopertha horticola) e dalle altre specie rutelidi italiane.
Gli adulti escono dal terreno tra la fine di maggio e l'inizio di giugno.
I maschi compaiono alcuni giorni prima delle femmine.
Le femmine depongono le uova sotto il cotico erboso.
L'insetto si muove prevalentemente in gruppi numerosi e l'epoca di maggior presenza degli adulti è attorno al mese di luglio.
In caso di avvistamento è bene:
- identificare la specie attraverso il controllo della presenza dei ciuffi di peli bianchi ai lati dell'addome;
- eliminare gli insetti (prima, se possibile fotografarli);
- osservare su quale pianta era presente, se in gruppo e in quale attività (es. alimentazione/riproduzione);
- fare una segnalazione all'indirizzo: popillia@ersaf.lombardia.it oppure popillia@parcoticino.it
La lotta:
Nel caso in cui si rendessero necessari trattamenti per il contenimento delle larve e degli adulti il Servizio Fitosanitario di ERSAF Lombardia provvederà a fornire tutte le indicazioni necessarie.
Il Servizio fitosanitario, nei territori interessati, sta adottando e adotterà le seguenti misure:
- posizionamento di trappole modello Trécé, già in uso gli scorsi anni, barattoli gialli e verdi con speciali ali che attraggono e catturano un gran numero di adulti del coleottero, sia maschi che femmine;
- posizionamento di nuove trappole modello Trinet. Si tratta di una struttura formata da un treppiede ricoperto da una rete. Gli insetti vengono attirati verso la trappola dall’attrattivo posizionato al centro del treppiedi e vengono intercettati dalla rete.La perdita di vitalità non è immediata, ma consente all’insetto di volare e muoversi ancora per qualche minuto. Per l’utilizzo di questo tipo di trappola i Servizi fitosanitari di Lombardia e Piemonte hanno chiesto e ottenuto una particolare autorizzazione dai ministeri della salute, dell’ambiente e dell’agricoltura. Il contatto degli adulti di Popillia japonica con la rete consente l’assorbimento di minime quantità di insetticida di cui è intrisa.
- effettuazione, come misura fitosanitaria di emergenza, di trattamenti insetticidi per abbattere le popolazioni di adulti di Popillia japonica.
Questi interventi verranno effettuati esclusivamente nelle aree individuate dal Servizio fitosanitario per la presenza di vegetazione fortemente infestata dall’insetto e non riguarderanno aree frequentate da gruppi vulnerabili così come definite dal DLgs 150/2012.
I trattamenti verranno attuati dal Servizio fitosanitario di ERSAF con propri mezzi e proprio personale sotto il controllo di ispettori e/o agenti fitosanitari.
Attualmente il Servizio fitosanitario gestisce più di 2000 stazioni con le trappole. Questi strumenti sono molto efficaci, ma, attenzione, devono essere utilizzati esclusivamente nell’ambito di strategie territoriali.
Il Servizio fitosanitario chiede quindi la collaborazione di tutti i cittadini perché le trappole non vengano spostate, sottratte o manomesse. I tecnici del Servizio fitosanitario si occuperanno della loro manutenzione.
Per ulteriori informazioni: popillia@ersaf.lombardia.it oppure lasciando un messaggio al numero telefonico 02 67404860.
Scarica il Pieghevole sulla POPILLIA JAPONICA